Politica Integrata, modello 231/01 e Rating di Legalità
Essere competitivi significa puntare a differenziare le caratteristiche dei propri servizi e prodotti attraverso una costante ricerca al miglioramento dei processi aziendali dal punto di vista della qualità, sicurezza e impatto ambientale. Facciamo particolare riferimento ai processi di trattamento e recupero di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, gruppi frigo, condizionatori, monitor, pc, etc., approvvigionamenti, esecuzione delle fasi di manutenzione, controllo e riduzione del consumo di risorse (carburante).
L’obiettivo che la Direzione si è data è quello di indirizzare l’impegno di tutto il Personale ad un’attenta gestione delle questioni legate alla Qualità, alla Sicurezza del lavoro e all’Ambiente.
Perseguendo tali obiettivi, Sirmet si è dotata di un Codice Etico Aziendale e di un Modello Organizzativo ai sensi del D. Lgs.231/2001 ed ha ottenuto un punteggio di rating di Legalità **+
Sirmet si occupa di smaltimento RAEE professionali, e si rivolge dunque a tutte le
aziende hanno necessità di smaltire in sicurezza rifiuti da apparecchi elettronici
destinati alle attività produttive, amministrative ed economiche. I RAEE professionali, a
differenza di quelli domestici, non possono essere conferiti presso le isole ecologiche,
ma necessitano di un recupero specifico da operatori qualificati.
Sirmet si rivolge anche ai Sistemi Collettivi di filiera (c.d. Consorzi RAEE) per la gestione
dei RAEE di origine Domestica.
I servizi di Sirmet sono disponibili per possessori di Partita Iva, Artigiani, Piccole
Imprese, Aziende e Imprese Multinazionali.
Sirmet nasce da un’intuizione imprenditoriale nei primi anni 80, un periodo
caratterizzato da una forte crescita dell’elettronica e, di conseguenza, dell’utilizzo di
componenti elettroniche delle apparecchiature di ogni comparto industriale. Le
applicazioni spaziano dal campo militare a quello delle telecomunicazioni fino ad
arrivare all’elettronica di consumo.
Questo boom produttivo, però, genera anche una grande quantità di scarti derivanti
da errori, malfunzionamenti, eccedenze di magazzino o dalla rapida obsolescenza delle
strumentazioni.
È proprio osservando tale fenomeno che nasce l’idea di recuperare gli scarti per
riciclare le componenti, reintroducendoli nel ciclo produttivo.